Il Consiglio nazionale dei commercialisti promuove con riserva il decreto attuativo della quarta direttiva antiriciclaggio approvato la scorsa settimana in prima lettura dal Governo. «Accogliamo con favore – ha dichiarato il presidente Massimo Miani – le modifiche apportate al testo: l’abolizione del registro antiriciclaggio e l’eliminazione degli obblighi di registrazione vanno nella direzione della semplificazione da noi auspicata, così come il ripristino dell’esonero dalla adeguata verifica per le attività di redazione e trasmissione delle dichiarazioni fiscali. Riteniamo giusto far sentire ancora la nostra voce nel prosieguo dell’iter legislativo del decreto, al fine di vedere accolte anche le altre richieste formulate in sede di risposta alla consultazione pubblica».
Nel testo risultano accolte alcune importanti richieste formulate dai commercialisti: dall’esonero dalla adeguata verifica per gli adempimenti dichiarativi e per quelli in materia di amministrazione del personale alla soppressione della disposizione che, a sorpresa, aveva inserito tra i soggetti obbligati anche i curatori fallimentari e i commissari giudiziali.
I commercialisti valutano positivamente anche l’abolizione del registro antiriciclaggio e la riformulazione delle norme sulla conservazione, con possibilità di adempiere correttamente anche mediante la tenuta di un fascicolo cartaceo.
Non risulta invece reinserito l’esonero dagli obblighi antiriciclaggio per il collegio sindacale con il solo controllo di legalità, attualmente previsto dal d.lgs. 231/2007. «Nel corso dell’iter parlamentare del decreto – conclude Miani – ci impegneremo per ottenere un’ulteriore riduzione dell’importo minimo delle sanzioni previste per gli inadempimenti formali, pur essendo consapevoli dei limiti imposti dalla direttiva e dalla legge di delegazione europea».