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    TFR: cosa accade se il datore di lavoro non paga?

    Cosa accade al trattamento di fine rapporto di un lavoratore nel caso in cui il datore di lavoro si rifiuti o non abbia la possibilità di pagarlo? Il lavoratore può tutelarsi? Come? Scopriamolo.

    TFR non corrisposto: cosa fare?

    Nel caso in cui al termine di un rapporto di lavoro il datore sia impossibilitato a riconoscere il TFR, o si rifiuti di farlo, i soldi dovuti al dipendente non vanno persi. È bene sapere che la procedura per riavere il denaro che effettivamente spetta al lavoratore non è immediata, ma che comunque il denaro spettante verrà riconosciuto.

    Di fronte all’impossibilità di ricezione del TFR il primo passo da compiere è rivolgersi ad un avvocato, in modo da iniziare una procedura di decreto ingiuntivo nei confronti dell’ex datore di lavoro. Non sempre un decreto ingiuntivo è però in grado di far ottenere la cifra dovuta; in questo caso è possibile rivolgersi al fondo di tutela creato appositamente dall’INPS. Si tenga inoltre presente che in questi casi è possibile sia rivolgersi ad un legale, sia chiedere l’assistenza di sindacati e patronati, che spesso istituiscono un servizio apposito dedicato alle controversie al termine di un rapporto di lavoro.

    TFR non versato: il fondo di tutela dell’INPS

    Una volta stabilito che non è possibile riavere quanto spettante tramite un decreto ingiuntivo, è possibile per il lavoratore rivolgersi al fondo di garanzia istituito dall’INPS, che ha la funzione di sopperire ai mancati pagamenti dei TFR da parte dei datori di lavoro.

    L’accesso al fondo è possibile per tutti i lavoratori dipendenti che abbiano cessato un rapporto di lavoro e ai quali sia dovuto il TFR; l’accesso è tuttavia aperto anche a figure assimilabili ai dipendenti, come in alcuni casi i soci lavoratori delle cooperative.

    Il fondo garantisce il pagamento del TFR anche nel caso in cui l’azienda sia fallita; in caso si semplice insolvenza è invece necessario aver tentato la via legale, come spiegato in precedenza. Per l’accesso al fondo è necessario presentare un’apposita domanda tramite la modulistica disponibile online sul sito INPS. Oltre ai dati dell’ex lavoratore è necessario presentare una serie di documenti, diversi a seconda che l’azienda insolvente sia fallita o che sia impossibilitata a far fronte al pagamento del TFR.

    Una volta presentata la domanda è necessario attendere l’esito e fornire eventuale documentazione aggiuntiva richiesta. Dopo circa 60 giorni dall’approvazione definitiva della pratica avviene il versamento del TFR. In caso di respingimento o di riconoscimento di una cifra inferiore a quella spettante, il lavoratore può presentare un ricorso al giudice del lavoro.